Ai domiciliari per stupro, evade e violenta un’altra ragazza: “Svegliata nuda e piena di lividi”
Ai domiciliari per stupro, evade e violenta un'altra ragazza. Il fatto è accaduto nella notte del 23 gennaio scorso, secondo il racconto della vittima. Proprio quel giorno il presunto aggressore era stato messo agli arresti domiciliari per una violenza avvenuta mesi prima con le stesse modalità.
La ragazza ha denunciato l'accaduto il 26 gennaio ai carabinieri di Bracciano. Ha raccontato di essere stata drogata e di essere stata costretta a bere alcolici in un locale di Roma. Alle 6 del mattino seguente si è svegliata nel suo letto, senza slip e piena di lividi: "A quel punto, con una scusa, sono scappata".
La giovane, 20 anni, ha raccontato ai militari: "Ha abusato di me, approfittandosi del mio stato di incoscienza. Forse è successo due volte". I due si sono incontrati in un locale di Roma, per fare una prova di ballo. L'uomo è un pr e un insegnante di danza e la ragazza avrebbe dovuto cominciare a lavorare con lui in alcuni club della Capitale.
L'appuntamento per quella sera era stato fissato alle 23.30 alla stazione Ostiense, ma lui si è presentato intorno alla mezzanotte: "Mi ha fatto aspettare quasi un'ora, sola e al freddo. Lui era su una Lancia Y di colore grigio, mezza sfondata all’interno. Abbiamo mangiato una cosa insieme e siamo andati locale. Non abbiamo fatto la fila per entrare perché lui è molto conosciuto. All’interno c’erano altre due ragazze, venute come me per la prova. Era la prima volta che le vedevo", avrebbe raccontato la vittima, secondo quanto riportato dal Corriere della Sera.
Il racconto prosegue così: "Abbiamo bevuto dei superalcolici seduti a un tavolo. Con tutto quell’alcol ho finito per essere poco lucida. A quel punto mi ha chiesto di seguirlo. Siamo scesi per una scala che conduceva ai bagni: ha chiuso la porta ed ha preso della cocaina. O comunque una sostanza polverosa di colore bianco. L’ho aspirata insieme a lui. Quando siamo risaliti, ho ripreso a ballare e a bere. Lui mi ha invitato, quasi forzato a bere. Dovevo bere tutto, mi teneva il bicchiere. Di lì in poi non ricordo più nulla. Alle 6 mi sono svegliata nella sua camera. Lui mi stava accanto, con indosso un pigiama. Io ero confusa, quasi stordita. Non avevo gli slip. Ho inventato una scusa per andare via subito".